giovedì 14 gennaio 2010
Quelli che... la Kiesow
Pensavate (speravate) che fossimo spariti eh?? Che ci fossimo impigriti a tal punto da abbandonarvi, che il sole delle spiagge italiane ci avesse cotto i cervelli e asciugato le meningi riducendoci a individui incapaci di intendere e di volere (delle novelle Ciairano insomma) e invece eccoci qua, saccenti e arroganti come al solito (secondo i nostri detrattoti… o de-trattori per dirla alla contadina)!!
A questo punto anche i 3 – 4 lettori affezionati avranno smesso di controllare eventuali aggiornamenti del blog… che fare?? L’unica è un inizio soft, parlare di un argomento di indubbio NON interesse per nessunissima persona al mondo con un briciolo di vita sociale e sanità mentale: La BIBLIOTECA DI PSICOLOGIA!!
Sita in via verdi numero 10 all’interno dell’elegante struttura di Palazzo Badini sede peraltro di parte del dipartimento di psicologia; per intenderci dove hanno rinchiuso i professori e i ricercatori dell’area sociale allo scopo di dividere chi fa cose inutili (i ricercatori dell’area sociale per l’appunto) da chi proprio non fa nulla (i vegliardi del dipartimento di via po).
La nostra amata biblio è intitolata al fantomatico Federico Kiesow, un ciccione con improbabili baffoni illustrato in un quadro all’ingresso in cui si arrota i suddetti (baffoni eh sia chiaro..).
Cosa abbia fatto in vita il buon Kiesow per meritarsi tale onore non ci è a conoscenza, chi lo sapesse è pregato di non dircelo perché non ce ne frega nulla.
Nella migliore tradizione della facoltà di psicologia anche la biblioteca non sfugge alla regola dell’anormalità; unica nel suo genere, la Kiesow è l’unica biblioteca dove si parla ad alta voce, si può bivaccare, andare su internet… poi se proprio uno vuole può studiare e consultare libri ma non è certo per questo che quei perdigiorno degli studenti di psico vengono qui!
Ma veniamo alla descrizione nel dettaglio in stile tecnocasa dell’interno dell’edificio:
la biblio si compone di: ingresso con front office alla cui destra c’è la Sala Jung col suo bel tavolone da pranzo medioevale e gli scaffali semideserti su cui sono piazzate le opere del genio mistico-psico-filosofo svizzero. Di solito al suo interno c’è un discreto casino in quanto viene utilizzata per fare dei lavori di gruppo.
Dietro la sala Jung c’è un’aula studio decisamente silenziosa utilizzata da chi studia davvero (consigliata per gli studenti seri). Quest’aula non ha il soffitto, sopra di essa vi è una parte piuttosto carina della biblio con dei tavoloni inclinati posti a ferro di cavallo da utilizzare per… boh?? consultare libri?? Fare progetti architettonici?? Noi non li abbiamo mai usati.
Dietro al front office ci sono gli armadietti per posare lo zaino (2 euro per farli funzionare). Vi consigliamo di usare uno degli innumerevoli armadietti rotti tanto nessuno ha mai rubato niente.
Proseguendo si trovano 3 fotocopiatrici perennemente afflitte da problemi tecnici e i cessi.
Questi ultimi sono uno dei punti di forza della Kiesow: puliti e quasi sempre forniti di carta igienica e sapone. Ogni tanto sono chiusi per lavori di manutenzione, in tal caso andate a cagare (letteralmente, non vogliamo offendere nessuno) nei bagni dell’aula ristoro.
Al primo piano c’è la parte più importante della biblico: i computers!!! Il regolamento vorrebbe che ci si registrasse al front office per poter usufruire delle postazioni PC ma vigendo un clima di anarchia generalizzata non lo fa quasi nessuno. Davanti ai pc c’è un enorme scaffale pieno di raccoglitori contenenti chissaché mentre a lato c’è una vetrina contenente degli strumenti davvero, ma davvero strani presi chissà dove e piazzati li chissà perché! Al fondo dietro una porta che non sta chiusa per via di strane leggi della fisica, c’è l’emeroteca. Nell'emeroteca ci sono le riviste di psicologia perché emeroteca vuol dire rivistoteca ma suona meglio.
La biblioteca è gestita da tre figure storiche ovvero Carmen, l'altra tizia con gli occhiali e i capelli corti, la cicciona coi capelli ricci. Chiara (capelli arancio e piercing) è stata fatta fuori dalla crisi e ora dovrà trovarsi un lavoro vero.
Carmen è simpatica e gentile e sopporterà le vostre strampalate richieste con pazienza rispondendovi con la voce di Maria Amelia Monti.
L'altra ogni tanto perde la pazienza... ma pazienza....
la cicciona boh, sta li, parla poco.... e assomiglia a Alvaro Vitali! completa l'organico la ragazza delle 150 ore che vince il concorso di “chi vuol essere bibliotecario”.
Ultima news: i pc non servono più a una mazza (internet e ricerche bibliografiche a parte) non ci puoi nemmeno più mettere dentro la chiavetta usb ne usarli per stampare, li hanno cambiati, ovviamente in peggio.
Per i perdigiorno, poi, a cui piace variare il bivacco, al di là del cortile c'è la sala relax (volgarmente detta aula ristoro), fornita di bagni (purtroppo spesso sforniti di carta igienica. e di tavoletta del cesso, a dirla tutta), macchinetta del caffè (imbevibile), distributore di bibite (spesso esaurite. e comunque quasi mai da il resto), e due tavoli rotondi, solitamente usati per rumorosissimi lavori di gruppo o a pranzo... beh... per il pranzo!
Solitamente si può osservare un'ampia fauna associata in diversi modi al magico mondo della psicologia fare la transumanza dalla biblio alla sala relax, dalla sala relax alla biblio, senza soluzione di continuità.
Da evitare accuratamente durante lauree o seminari, che si tengono nelle aule adiacenti, poiché imballata di seminaristi, laureandi, parenti di laureandi in lacrime, fotografi, i soliti perdigiorno duri e puri che non rinuncerebbero alla sala neanche durante un'invasione aliena.
Alla prossima!! speriamo di rivederci il più soon possibile ma non garantiamo.... siamo blogger perdigiorno... ciauuu
mercoledì 15 luglio 2009
Le mirabolanti prospettive del corso di laurea in Psicologia
Questo post è un po' diverso dal solito, abbiamo deciso di scriverlo per spezzare la ripetitività dell'alternanza fra profili e recensioni mangerecce.... soprattutto abbiamo deciso di postarlo perché ci costava poca fatica: trattasi di un copia e incolla preso da Yahoo! Answers nel quale un ragazzo descrive le prospettive lavorative offerte dal corso di laurea in Psicologia qui a Torino.
Se non sapete cos'è Yahoo! Answers affaracci vostri (x non dire cazzi), è una cosa abbastanza inutile, in ogni caso sappiate che il pezzo che andiamo a proporvi è una risposta a una domanda che segue un'altra risposta alla stessa domanda.... troppa confusione?? mmmmm e vabbè portate pasiensa néh!
Tout de suite à vous:
Se si escludono i call center vodafone, tim, ecc., il volantinaggio, l'operatore tecnocasa e il venditore di folletto, beh, quello che può fare un laureato in psicologia, dopo aver terminato i minimo 4 anni di scuola di specializzazione in psicoterapia già ricordati (3 proprio non esiste) con relativo tirocinio nelle strutture pubbliche è, nell'ordine: piangersi addosso nel rendersi conto del crollo delle sue illusioni; aprire uno studio libero professionale, per poi accorgersi che le spese fisse eccedono di molto i magri, quando ci sono, ricavi; attivare tutta la rete parentale e amicale per trovargli un posto da qualche parte, fosse pure a fare le scale nei condomini, pur di non dover elemosinare "la 100 euro" settimanale al papi alla verde età di 30 anni; riconsiderare la propria vita e tentare di fare il personal banker per Banca Mediolanum; accorgersi che si è imboccato un altro vicolo cieco; andare in pellegrinaggio a Lourdes, Fatima, Medjugorje; ricominciare da capo, magari iscrivendosi a scienze infermieristiche o al corso per educatori professionali e trovare, alla fine, uno straccio di lavoro retribuito.
Oh, il paradiso delle illusioni perdute, caro mio, diventa presto un inferno di frustrazione, pianto e stridor di denti.
La mia ragazza si è laureata diversi anni fa proprio a Torino, si è specializzata in psicoterapia, ha conosciuto tutti i luminari citati sopra (la risposta precedente in Yahoo! Answers citava Borgogno, Freilone& co. ND Gossip Uneato) ed è alcuni passi avanti rispetto all'amico pieno di ottimismo. I luminari campano sugli studenti, altro che! Finchè questi hanno soldi da spendere per andare in terapia didattica da loro, per andare ai loro convegni, per comprare i loro libri, per pagare le tasse universitarie e le costose rette delle scuole di specializzazione va tutto bene. Dopo non ti conoscono più, altro che "molteplici opportunità", altro che "guadagni pochino": devi pagare anche solo per fare volontariato, devi pagarti l'assicurazione, altro che retribuito!
I toni del nostro amico sono abbastanza tragici e forse un po' esagerati, ma la realtà grossomodo non è distante. Fa piacere, una volta di più, constatare di che pasta siano fatti questi professoroni che si pongono di fronte a noi come esempio di correttezza, empatia, sacrificio.... ma in realtà sono persone di merda (si può dire di merda? Di fango via, di fango, impastate col fango può andare...).
à BIENTôT! G-Uneato!!
lunedì 6 luglio 2009
L'orsacchiottone della Psicoanalisi - ovvero - Profilo di Franco Borgogno
fino ad ora abbiamo scherzato parlando di personaggi tutto sommato minori, ma oggi... oggi si fa la storia!! oggi è il giorno in cui si parla di KING Franco Borgogno!
Di gran lunga una delle figure più potenti della facoltà di Psicologia, domina incontrastato il dipartimento di via po 14 spadroneggiando su tutto e tutti quelli che osano passare vicino alla sua stanza (alla cui porta sono appiccicati con lo scotch i copri - copertina di alcuni dei libri che ha scritto.....DISGUSTORAMA!).
Senza dubbio uno dei più grandi psicoanalisti al mondo, ama dire di sé, con una certa dose di umiltà, “IO SONO LA PSICOANALISI!”. Pare si debba soprattutto a lui (o almeno è quello che cerca di far credere) la riscoperta di Ferenczi e del suo pensiero. Oltre a insegnare le pratica psicoanalitica nell'ottica del suo idolatrato Sàndor (sempre Ferenczi per chi non lo sapesse..) tratta nelle sue lezioni il pensiero di Paula Heimann, Bion e tutta l'allegra combriccola dei primi analisti, in primis il buon vecchio Freud!
Noi di gossip unito dobbiamo ammettere che le sue lezioni sono fra le più interessanti di tutto il programma di studio e senz'ombra di dubbio quel che Franco insegna a proposito di come si conduce un'analisi e delle modalità di ascolto del paziente sono di fondamentale importanza per chi volesse intraprendere la carriera di psicoanalista o psicoterapeuta.
Perciò non saltate le sue lezioni, caproni! che magari vi siete fatti tutto il corso di Veglia che non serve a un beneamato c...o!!
Ok veniamo alla figura del Borgogno come uomo (uomo? Vorrai dire semi-dio!.. stai buono Franco, stai buono...). Fisicamente è simile ad un orso bruno con tanto di panza pre – letargo, col faccione rotondo da panda (non l'auto, l'animale..). Ha una voce profonda alla Vittorio Gassman, dovuta alla gran quantità di sigarette che si fuma al dì, che però fa tanto figo quando disserta di controtransfert e trauma!
La sua personalità è un misto di EGO smisurato, fobie e paranoie varie.
Il suo narcisismo va al di là di ogni limite! Ama citarsi continuamente, per gli esami propone testi o scritti da lui oppure in cui comunque ha avuto voce in capitolo. Snobba e irride i suoi colleghi “dinamici” del dipartimento (soprattutto la Brustia e la Bal).
Quando avrete a che fare con lui vi sentirete parecchio intimoriti, nonostante con gli studenti mantenga un atteggiamento cortese, anche se di palese superiorità.
Sembra un “Padrino”, in genere molto tranquillo ma col potere di farti del gran male se solo gliene venisse voglia!
L'altra faccia della medaglia è composta dalle sue innumerevoli fobie: sapevate che il possente Borgogno ha paura di rimanere in aule con le porte chiuse??
e del fuoco?... e di chissà quante altre cose (fateci sapere)!
Inoltre è sicuramente ipocondriaco.
Normalmente mantiene un atteggiamento da Re della foresta, in realtà se ci prestate bene attenzione semplicemente si comporta come un bambino viziato e piagnone, solo che ha un tale potere che invece di essere preso a schiaffazzi, come meriterebbe, viene servito e riverito.
Come un bimbo rompipalle quando una cosa non gli piace o non gli va di farla comincia a fare i capricci.
Paradigmatico a tal proposito è il suo comportamento agli esami: appello alle ore 8 del mattino, giusto per torturare un po' gli allievi, lui si presenta, se va bene, alle 10.
Dopodiché si ferma mezz'ora in cui non fa un bel cavolo di nulla se non firmare qualche libretto (non troppi se no si affatica...) e fare la processione da tutti i suoi assistenti chiedendo “tutto bene?”.
Passati trenta minuti se ne viene fuori con la storia che non sta bene oppure ha un impegno e impone la chiusura anticipata dell'esame fra lo sgomento degli allievi! A questo punto gli assistenti cercano di riportarlo a più miti consigli ma tutto ciò che ottengono è di spostare una parte degli esaminati in dipartimento dove, a quanto pare, lui se ne sta più comodo!
Anche chi rimane in aula e passa con un assistente è poi costretto a farsi una gita in dipartimento per farsi firmare il libretto e lo statino per poi ritornare in aula e fare attaccare quest'ultimo.
La situazione, già paradossale di per sé, è complicata dal fatto che Franco per oscure ragioni invece di raccogliere tutti i libretti e firmarli, fa entrare a 2 a 2 gli studenti per chiedergli come han trovato il corso (domanda retorica che impone una risposta altrettanto scontata: “magnifico!”) e se vogliono fare con lui la tesi. Insomma per farti una firma ti fa perdere delle ORE!
Arriviamo ora ad un punto fondamentale: gli SCHIAVETTI DI BORGOGNO
Dato che Re Franco interroga al massimo 2 -3 persone ad esame (e di solito gli regala 30) è fondamentale conoscere bene i suoi assistenti... che in questo caso sono più dei servitori di sua maestà... in dipartimento gli vanno a prendere il caffè, l'acqua, gli fanno le telefonate, gli prenotano il dentista, insomma esaudiscono ogni desiderio del padrone!
_Duccio: signore sui 45 (se ne ha di meno se li porta malissimo) con dei capelli improponibili e la faccia da psicotico. Al contrario delle apparenze è piuttosto simpatico, cerca di mettere a proprio agio gli studenti, fa anche qualche battuta. Ha il viziaccio di fare le domande chiedendo gli autori!
Tutto sommato poteva andarvi peggio... interroga a gruppi di 3 (con passaggio di domanda se uno non sa)
_Gabriele: meglio conosciuto come Roberto PAGGIO, giovane imberbe, è lo schiavo preferito di Franco, al momento. Lo riconoscete facilmente dal pallore cadaverico, agli esami è molto buono, ti lascia parlare ed è alto di voti.
_La vecchia con la coda (da alcuni conosciuta come Topo Gigio): questa simpatica vegliarda ama sentirvi parlare delle vicende personali dei primi analisti, per cui disquisite di gossip anni '30 e vi darà appunto un bel.. 30 (eheh). E' parente di Borgogno.
_Il pelato col pizzetto: qui le cose si complicano; questo 35enne de Roma ve farà schiattà a suon di domande (almeno 2 per libro). Come valutazioni è giusto, però è davvero puntiglioso e pretende parecchio... interroga a gruppi di 3 (senza passaggio di domanda se uno non sa)
_la dottoressa Schiva: di nome e di fatto... alle prime armi, quindi haivoi essendo insicura vi farà una sfilza di domande. Le sue interrogazioni durano sui 30 – 40 minuti, una via crucis insomma. Magari per concludere in “bruttezza” vi manderà a farvi fare un'ulteriore domanda da Borghy.
_altro assistente maschio col tic agli occhi (il Siculo): come avrete capito ignoriamo il nome di questo tizio abbastanza giovane coi capelli neri... e non sappiamo nemmeno se è severo, non sembra comunque...
_vari ed eventuali, Borgogno ha mille risorse
un tempo c'era pure un francese (Francoise... o era Jean Claude? boh...) ora è un po' che non si vede....
Capitolo tesi: se potete farne a meno evitate di fare la tesi con lui! Vi richiederà tantissimo tempo, vi aiuterà pochissimo, vi sfrutterà per tradurre articoli dall'inglese al posto suo (dovreste sentirlo quando si cimenta con la lingua d'oltre manica... uno spettacolo!) e vi tratterà male per il gusto di trattarvi male!
In conclusione non aspettatevi molto da questo professore, prendete quanto di buono ha da insegnarvi sulla psicoanalisi (che è molto) ma non sperate che applichi ciò che sostiene in fatto di empatia e capacità d'ascolto nella vita reale.
E soprattutto non prendetevela troppo a male se questo pallone gonfiato sclera e vi maltratta... vi basterà chiudere improvvisamente la porta o mostrargli un accendino e addio grandeur!!
PUNTI FORTI
_è un luminare della psicoanalisi
_testi interessanti
_voti alti agli esami
_ogni tanto a lezione ti fa vedere un film
_gli assistenti sono quasi tutti buoni
_avrete qualcosa da raccontare ai vostri nipotini
PUNTI DEBOLI
_è un pallone gonfiato
_sa essere davvero stronzo
_fa perdere un sacco di tempo
_i testi, pure se belli, ripetitivi
alla prossima, i vostri affezionatissimi gossip-unito writers!! kiss kiss
mercoledì 1 luglio 2009
Kebab for lunch
-'studio? ma se hai passato tutta la mattina a dormire sul manuale di psichiatria...'
-'eh, beh, ma ieri sera sono stato tutta la notte al puddhu... sa', andiamo a mangiare va...'
Cari animali da biblioteca, come avrete capito state leggendo un altro post dedicato all'attività preferita da ogni universitario: la PAUSA PRANZO!
Se anche voi dopo una intensa mattinata di studio (ehm...) vagate per il centro alla ricerca di qualcosa che poi, cos'è non lo sapete nemmeno voi (citazione coltissima...): fermatevi! Siete proprio nel posto giusto!
Quest'oggi vi proponiamo una guida ragionata ai kebabbari di Torino. Va be', solo quelli del centro. Va be', solo quelli più buoni.
Iniziamo dal più buono in assoluto che, ahi noi, è anche il più fuori mano: stiamo parlando naturalmente di Horas, vicino a piazza Madama Cristina. Molti di voi lo frequenteranno soprattuto nelle ore piccole, infatti tiene aperto fino a molto tardi, per accogliere i nottambuli che escono dai localini dei Murazzi. Raggiungerlo per la pausa pranzo è improponibile, ma la tentazione è forte: il kebab (egiziano) è veramente molto gustoso, e il proprietario, a differenza di molti altri, sa trattare con i clienti.
Aperto da poco dal cugino di Horas (va be', non sarà proprio il suo nome, ma via...) è Il Po Kebab, in via Po, come suggerisce il nome, praticamente attaccato al carpe diem. Di giorno probabilmente troverete una ragazza, che vi offrirà un kebab piuttosto gustoso. Ma se tornate la sera probabilmente troverete il su citato cugino, il cui talento eguaglia quello di H.
Sempre in via Po, c'è Il Pascià, vicino a via Rossini, attaccato a Materiale Resistente, negozio di musica. Che infatti di fianco ai tavolini di metallo del kebabbaro trovi sempre un tavolino di legno, a cui è sempre seduto (sospettiamo) il signor Materiale Resistente in persona. Il kebab è buono, però: appena aperto ti offriva un convenientissimo menu a 5 euro, con il quale potevi ingozzarti di kebab, patatine e coca-cola, per concludere ti tirava dietro anche un po' di inopportuno tè caldo (a giugno...) . Ora che la promozione è finita sinceramente ha perso tutto il suo fascino.
Molto meglio va in via delle Rosine, con Pizza Speedy, meglio conosciuto come Ahmed, dal nome del gestore. Gestore che ultimamente si fa vedere di rado, ed è un peccato perché il suo kebab è nettamente superiore a quello preparato dai suoi sostituti. Comunque per 4 euro vi gusterete un dignitoso kebab (ottimo se lo prepara Ahmed), e una bibita, rendendolo uno dei kebabbari più convenienti. Se poi volete proprio esagerare, per 5 euro guadagnerete il diritto alla PIZZA AL KEBAB! (comprensiva di bibita). Trattasi di uno degli alimenti più calorici in assoluto, se dovete preparare urgentemente un esame ci vediamo costretti a sconsigliarvela, nonostante la sua golosità ineguagliabile, perché il suo effetto è un addormentamento pressoché immediato che dura tutto il pomeriggio.
Qualche centinaio di metri più in giù, in via Fratelli Calandra, c'è un altro kebabbaro (conosciuto solamente come 'kebab di via Fratelli Calandra'...). Buono. Decisamente buono. Ma la particolarità che rende questo posto davvero speciale è la possibilità di aggiungere mozzarella (50 eurocent in più), o di avere un kebab MAXI, l'unico in grado di sfamarvi veramente! (appena 1 euretto in più).
È facilmente riconoscibile perché è vicino al famosissimo 'tamango'.
Ma noi di Uneato non stiamo mai fermi, siamo sempre in movimento, alla ricerca di locali da consigliarvi, e abbiamo da poco scoperto un brand-new kebabbaro in via Bava, attaccato a piazza Vittorio. Il kebab è SBAV, GOSH, SLURP (non ci vengono termini più adeguati), la salsa yogurth è libidinosa! L'unica pecca è l'insalata scialba e molle, ma tanto neanche si sente! Forse è ancora presto per dirlo, ma in un ipotetico concorso di kebabbari potremmo avere un vincitore...
Beh, poi naturalmente è impossibile elencarli tutti in un post, ogni giorno spuntano kebabbari come funghi, e chissà quali perle ancora da scoprire... Aiutateci voi! Scrivete dei commenti, fateci sapere quali kebabbari dovremmo ancora visitare, quali guardare con sospetto, quali evitare come la lebbra! E non limitatevi ai kebabbari, sbizzarritevi, siamo sempre ansiosi di scoprire nuovi posti dove lavorare di mandibole.
Insomma: fatevi sentire e, come direbbe Travaglio, passate parola!
martedì 9 giugno 2009
Prfl d Csr Albsvf
Oggi andiamo a parlarvi di un professore sfigatello, un nerduccio della psicologia insomma.
Non si può nemmeno definire un umano, è un omuncolo, l'anello mancante fra l'uomo e ... no nemmeno la scimmia, più probabilmente il coniglio!
Cesare è un bravo (ex) ragazzo niente da dire, solo che è un po' poco grintoso, insomma una mammoletta per farla breve!
Fisicamente imbarazzante: viso oblungo, barba scimmiesca, occhialoni, calvizie galoppante, fisico da giocatore di scopone scientifico. Ama vestirsi in maniera informale, preferendo jeans e maglioncino al completo giacca e cravatta. Guida con abilità uno scooterone da gggiovane!
Insegna psicologia clinica & affini da un interessante punto di vista intersoggettivo – relazionale.
In pratica tratta degli autori che in epoca (più o meno) recente hanno ripreso le idee di Ferenczi dandogli una sistemazione scientifica.
In linea di massima quel che insegna è interessante, purtroppo le sue lezioni sono veramente mosce come un cachi (si legga caco per i lettori ignoranti [nd gossip-unito]) maturo.
La verve che Al-basito mette nelle spiegazioni non ha nulla da invidiare a quella di Prodi nei suoi comizi, l'effetto ipno-inducente è garantito.
Il tono di voce è basso, a volte diventa un inarticolato mormorio che si confonde con i rumori dell'aula rendendo impossibile capire che cazzo stia dicendo!
Agli esami è buonissimo. Alto di voti, fa poche domande ed è facilmente “intortabile”; voi parlate, parlate, aprite parentesi, anche se c'entrano poco o nulla col programma d'esame e lui apprezzerà e vi vidimerà un bel 30 sul libretto!
Orecchie aperte quando vi formula la domanda però!! anche durante le interrogazioni il tono di voce non cambia anzi, se possibile cala ancora di qualche decibel.
Potreste sentirvi chiedere: “mmm-r d'nrmm a ss...” al che rimarrete in silenzio facendo la figura dei fessi quando la sua intenzione era quella di dirvi “mi parli di un argomento a scelta”.
Perciò non esitate a farvi ripetere la domanda anche 4 volte com'è successo a una nostra compagna!
Se in bocca ha poi anche una caramella è la fine! Masticategli pure in faccia tanto lo fa anche lui e non se la prende! Se il vostro esame gli è piaciuto particolarmente Albasi comincerà a dire a mezza bocca ai suoi assistenti: “lei bravissima”, “brava davvero”, “che proprietà di linguaggio..” e vi riempirà di elogi insensati fino addirittura a chiedere il vostro parere per migliorare il corso.
Se avete intenzione di fare la tesi con lui informatevi su quale lavoro Cesare stia conducendo in quel periodo. Quando inizia una cosa fa solo quella ed è impossibile farlo deviare su altri argomenti!
Con tutta probabilità non vi risponderà alle mail. La vigliaccheria congenita lo porta a far finta di nulla quando viene contattato piuttosto di dare una risposta negativa allo studente.
Le poche volte che risponde inventa scuse penose per non prendervi come tesisti!
Il clan che lo contorna è formato dalla presenza fissa della professoressa Lasorsa, una stronza da evitare, e un paio di collaboratori variabili.
Ultimamente ha aggiunto un tizio che fa tirocinio con lui in dipartimento: un checcone da far impallidire Solange, iper - lampadato che ricopre il delicato ruolo di attacca – statini.
PUNTI DI FORZA
_buonissimo
_argomenti innteressanti
_libri di testo non male
DEBOLEZZE
_codardia esasperante
_mormora invece di parlare
_Lasorsa
giovedì 7 maggio 2009
Non sarà un Pantene Protagonist ma... Profilo di Franco Freilone
Per scusarci oggi vi proponiamo un post un po' diverso; siete abituati a sentirci criticare crudelmente a destra e a manca, ebbene questa volta a conferma del fatto che parliamo a ragion veduta e non per partito preso ci occuperemo di uno dei pochi prof che meriti rispetto nella colorita fauna docente in psicologia.
È un onore introdurvi la figura di Franco Freilone!! un uomo che è ormai leggenda, un clinico preparatissimo, tanto da venir chiamato ad eseguire perizie psicologiche in molti processi importanti.
Tra questi spicca il caso di Cogne! Oh già, se finalmente la Franzoni marcisce in gattabuia parte del merito va a Franco che ne ha eseguito la perizia psichiatrica.
Psichiatrica?!!? non fate quelle facce! Ok ok il nostro è anche un medico ma tranquilli dall'alto della sua correttezza professionale non si è venduto l'anima al diavolo... non piu di tanto.. al massimo gli ha concesso un mutuo...
Ci stiamo allargando un po', meglio non uscire troppo dal seminato e iniziare a fornire qualche notizia utile sullo specialista della diagnostica.
Innanzitutto come riconoscerlo?? dalla magnifica PELATA è la risposta!! se poi volete sapere a grandi linee come sono i suoi tratti del volto pensate a Corrado Fumagalli il conduttore di sexybar, programma con le “donnine nude” in onda sulle reti private in tarda serata (su non fate finta di non conoscerlo...)... Freilone è un suo sosia!
Fisicamente si potrebbe definire un poker d'ossi, peserà 50 chili scarsi.
Caratterialmente è un uomo serio ma allo stesso tempo affabile, molto preciso, forse un po' troppo (un ossessivo-compulsivo di personalità) nel complesso sufficientemente simpatico.
Al contrario di altri prof, non si permetterà mai di mancarvi di rispetto, tantomeno di urlarvi contro.
Da applausi come riesca a mantenere la flemma di fronte a domande al limite della demenza poste dalle secchione leccaculo di turno oppure come non si scomponga di fronte a qualsivoglia boiata uno gli risponda all'interrogazione.. e qui cito un caso che ha del favoloso:
F: “Qual è l'AFFETTO caratteristico nel disturbo Borderline di personalità?”
STUDENTESSA (poi laureatasi con 110 e lode per la cronaca): “l'IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA”
F: “beh, non è proprio così..”
se al suo posto ci fosse stato Blandino o Borgogno come minimo la ragazza avrebbe dovuto passare sotto la cattedra come si fa quando si perde a 0 a calcio balilla...
se siete iscritti al corso di psicologia che prevede una massiccia parte clinica vi ritroverete a dare parecchi esami con Frei. Infatti essendo duttile e ben preparato tiene molti corsi: con lui viaggerete alla scoperta delle mitiche macchie di Rorschach, e dei test di personalità in generale.
Inoltre vi saprà spiegare con bravura come si strutturano le varie organizzazioni di personalità e vi insegnerà a diagnosticare le malattie psichiche dalla schizofrenia al disturbo bipolare passando per disturbi dissociativi e via dicendo...
Si esprime a lezione in maniera molto chiara, vi consigliamo vivamente di seguire perché oltre al valore didattico delle lezioni, chi prende bene gli appunti sarà assai facilitato nello studio dei testi.
Agli esami è buono, anzi è “giusto”, se sai ti premia con buoni voti e viceversa... ciò dovrebbe essere la norma di ogni docente mentre a psico è una rarità!!
A volte parte del suo esame è scritto. Se non prendete una buona valutazione nello scritto ripetetelo perché all'orale più di tanto non ve la alzerà.
Se volete fare la tesi con lui sarete abbastanza seguiti ma dovrete sbattervi perché Franco non tollera l'approssimazione. Molti studenti lo scelgono come relatore per cui spesso vi richiederà tempi lunghi d'attesa.
Anche Freilone non viaggia da solo, anzi, agli esami si porta dietro la “famiglia”... cioè la moglie.
Pure lei interroga ed è davvero tirchia di voti!! meglio evitarla, Franco è senz'altro meglio!!
per concludere vi raccontiamo di una leggenda che circola sul suo conto:
ad un esame un candidato lo apostrofò con variopinti insulti dopo essere stato bocciato... da qualunque altro prof. ci si aspetterebbe una reazione rabbiosa fatta di urla, strepiti e pugni ben assestati sulla cattedra... dall'alto del suo self-control invece, Franco si limitò ad un “non si presenti mai più ad un mio esame” senza nemmeno cambiare tono di voce ne espressione.... non sappiamo quanto sia vero... beh insultatelo e poi diteci come la prende eheh!! alla prossima!!
PUNTI FORTI:
_tratta argomenti interessanti
_preparatissimo
_lezioni ben fatte
_brava persona
_testi per gli esami niente male
DEBOLEZZE
_rigido
_moglie-assistente infame
giovedì 23 aprile 2009
L'inutilità della puntualità: profilo di Maurizio Gasseau
Infatti il fregarsene degli orari è una delle tante peculiarità di questo bizzarro soggetto incaricato di spiegarvi psicodrammi e affini in ottica Junghiana.
Partiamo dall'aspetto fisico: classica faccia da psicoanalista! Barba bianca, folta e pelata freudiana, età sui 55, corporatura dell'uomo che certo non s'ammazza di addominali, dentatura ridicola formata da una serie di dentini tutti uguali!
E poi la voce... sembra Bruno Pizzul giù di tono!
Le sue lezioni sono assai particolari; raramente Mauri fa lezioni frontali, non ama molto spiegare, lui è un uomo d'azione!
Essendo sua convinzione che lo psicodramma sia la tecnica migliore del mondo per risolvere qualsivoglia problema al mondo durante le sue ore in aula costringe gli studenti a mettere su una serie di degradanti teatrini che dovrebbero fungere da assaggio della suddetta tecnica.
Ci saranno momenti in cui sarete così imbarazzati da volere sotterrarvi vivi!!! i ruoli che potreste dover interpretare andranno infatti dal cane, alla tazza del cesso per cui l'imbarazzo la farà da padrone per gran parte del tempo!
Se a un certo punto vi fermerete a pensare “ma che cazzo sta succedendo qui?? a che diavolo serve sta roba??” non preoccupatevi, è una domanda che tutti si pongono e la risposta è semplice: NIENTE!!
Ve lo garantiamo, noi di uneato non lo facciamo per cattiveria, non vorremmo sempre alzare i toni però ragazzi questo qua è un DEMENTE totale!!
Completamente avulso dalla realtà, non si può nemmeno più definire una persona.
È un personaggio più che altro... interpreta il ruolo del conduttore di psicodramma.
Assolutamente inaffidabile, qualche anno fa iniziò alcuni laboratori (in uno di questi, grazie alla tecnica del SOCIAL DREAMING MATRIX, sosteneva, in un delirio di onnipotenza, nientemeno di poter prevedere il futuro...) ma si dimenticò di farli convalidare dalla segreteria dell'Università quindi gli studenti che vi parteciparono non ricevettero i CFU! Ovviamente il “nostro” se ne sbatté altamente le palle.
Se fissate un appuntamento con lui se vi va bene si presenta con un'ora di ritardo, se vi va male non si presenta proprio e mica vi avverte... lui si dimentica....
Agli esami ritarda anche qui di un'ora almeno, poi si assenta per lunghissime telefonate o per andare “a parcheggiare la macchina” e sta via un'altra ora buona...
Sconsigliatissimo fare la tesi con lui!! non vi segue per nulla e poi da una volta all'altra non si ricorda più nemmeno chi siete e perché siete li!
Il suo atteggiamento agli appelli è incomprensibile, a volte è buonissimo altre stronzo mah... vi consigliamo di andare a sentire un esame prima di presentarvi per capire che tipo di domande fa tanto sono sempre le stesse.
I libri di testo che propone sono terribili, atroci, noiosissimi!! leggendario “lo scarto del cavallo” vogliono le leggende che nessuno sia mai riuscito ad arrivare altre pagina 50 senza stramazzare dal tedio!
E un po' di gossip e leggende metropolitane su questo bell'elemento non le volete?? ma certo che si! E allora eccovele: si narra che la prima moglie lo lasciò un mattino in cui Mauri decise di andare a comprare il pane vestito da Arlecchino;
voci di corridoio lo vorrebbero fidanzato con una sua studentessa, una cicciona australiana sua allieva o collaboratrice.. in realtà dovrebbe avere una specie di relazione fissa con una bionda... mah... se qualcuno ne sa di più lo scriva nei commenti...;
è amico del nipote di Jung.
Ogni tanto se ne esce fuori con la possibilità di avere sconti sul programma d'esame e bonus di punteggio sul voto facendo dei lavori di gruppo. Approfittatene perché vale sempre la pena saltarsi qualche pezzo di libro e poi considerate il fatto che una volta che vi presenterete all'appello si sarà completamente dimenticato di “come” avevate fatto il lavoro e quindi, sulla fiducia, vi agevolerà! Anche Gasseau ha dei collaboratori:
_Gasca: è un sosia di Gasseau fisicamente, fa solo un pò più schifo, puzza anche un po' ed è abbastanza “cecato” però è simpatico e parla con la voce di Pippo. Agli esami è buono.
Leggende vogliono che i psicodrammi da lui condotti slatentizzino le psicosi...
_Valeria: una bella ragazzona sui 30 un po' mascolina. Molto buona agli esami sembra condividere con noi di uneato il parere su Gasseau (pensa che sia un pirla ma non lo può dire...).
PUNTI DI FORZA:
_valeria e gasca
_fa ridere
_di solito non è pericoloso agli esami
DEBOLEZZE
_è un deficiente
_ritarda
_se ne sbatte degli alunni
_i suoi psicodrammi sono tremendi
_non sa parcheggiare (o per lo meno ci impiega mooooolto)
alleghiamo non solo la foto ma eccezionalmente anche il video in cui potrete vedere il nostro pupazzone ospite nella trasmissione tv Voyager! (potete ammirarlo in tutto il suo splendore a partire dal minuto 5.25)