giovedì 16 aprile 2009

Pizza a Pranzo!

-'oh, raga, dove andiamo a mangiare oggi, che è quasi l'una?'
-'se ci facessimo un panino da Gigi il Troione?'
-'Potremmo farci una bella pizzata...'
-'Ma tu sei fuori! la pizza si mangia a cena, per definizione!!'

...NIENTE DI PIU' FALSO!!! (ci ripetiamo, sì, e allora?)
Da oggi, o studente ignaro, anche tu sarai messo a parte dei segreti della PIZZA A PRANZO!!!
Con il termine 'pizza a pranzo' si intende comunemente uno specifico locale, 'La Caravella', collocato in posizione strategica proprio dietro la biblioteca di psicologia. Appena svoltato l'angolo, da via Verdi o da Via Po, nella corta via fratelli Vasco, si entra all'istante in un'atmosfera surreale, in cui l'aria si fa più tersa e i rumori della città più lontani.
In estate è più facile accorgersi della pizzeria grazie al comodo dehor, mentre nelle stagioni più fredde potrebbe passare inosservata all'occhio meno attento.

pizzeria, la caravella

Appena entrati, dopo avere spinto la pesante (pesantissima) porta di ingresso, si è accolti da un ambiente che a un primo impatto può sembrare molto piccolo, ma in realtà la pizzeria si snoda su ben tre piani. All'immediata sinistra, rispetto all'entrata, c'è una scala che porta al piano interrato, che per noi di Uneato è più che altro un mito, una leggenda, nessuno di noi ha mai osato avventurarsi la sotto. All'ingresso è posta la reception, e di fronte il forno a legna. Non spaventatevi se appena entrati non troverete nessuno, arriverà presto qualcuno a farvi accomodare. Quasi sicuramente vi siederete al primo piano (di nuovo da non confondersi con l'omonima pizzeria, di cui vi parleremo), in un'ampia sala decorata da affreschi di dubbio gusto marinaresco, ma tutto sommato accogliente. Spesso la sala sarà semideserta, a tutto vantaggio di quiete e relax. Se siete studenti (e probabilmente lo siete) vi porteranno per l'appunto un menu studenti, dal quale potrete scegliere delle vere leccornie a un prezzo contenuto!

Cominciamo con le pizze: l'unica che vi sconsigliamo caldamente di ordinare è la DIAVOLA, purtroppo una schifezza (fanno cuocere il salame crudo assieme alla pizza: non si fa, non si fa!). Le altre sono assolutamente SQUI-SI-TE!! anche una semplice margherita (a 3,30 euri, un cazzo insomma) è una gioia per il palato, ma il gusto della pizza è esaltato dal prosciutto o dagli altri ingredienti delle vostre pizze preferite! Se volete spendere un paio di euro in più, noi di Uneato vi consigliamo la VIP (la piu cara 5,70 euri), una delizia di pomodoro a pezzi (ma se ve la fate fare con la passata godrete di più!), prosciutto crudo e patate!
La pizza, servita su un tagliere di legno, è un po più spessa e di diametro inferiore rispetto alle altre pizzerie, ma è di gran lunga la pizza più buona che mangerete a Torino.
Purtroppo non va altrettanto bene con la pasta, la carbonara è ridotta a una frittatina e la pasta al salmone è una delusione :-(.
Si migliora un po' con i secondi, la valdostana (di medio-grandi dimensioni) non è male, anche se per mangiare carne vi consiglieremo posti di livello NETTAMENTE superiore.
Per accompagnare la pizza vi consigliamo di prendere la coca-cola solo se... vi piace la Pepsi! hainoi viene servita nei classici formati "piccola" e "media" a volte leggermente annacquate o vecchie ma niente di grave tranqui!!

Oltre alla pizza, un altro punto di forza di Pizza a Pranzo, è Cristina (ammesso che sia il suo vero nome), una cameriera molto carina e gentile, che vedrete passare molto spesso, dato che la cucina comunica direttamente con la sala, e se sarete fortunati sarà lei a servirvi. Se sarete meno fortunati a servirvi sarà 'Romania', come da noi è razzisticamente appellato l'altro cameriere, moooolto meno carino, ma comunque gentile, servizievole e simpatico.

Una volta terminato il lauto pasto, magari dopo esservi presi qualche minuto di relax, sarà il momento di scendere per pagare il conto: alla cassa potrete trovare diversi personaggi: dal vecchissimo padrone, a un meno vecchio ma non più giovane individuo che tenterà di fregarvi sul prezzo (o forse davvero non si ricorda mai i prezzi, mah...), oppure suo figlio, un simpatico tamarro.
Usciti satolli e felici, non dovrete fare più di 50 metri per ritrovarvi in biblioteca e ritornare al vostro studio (se così si può chiamare).



E ora la pagellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa:
Qualità del cibo: 4/5 (la pizza: 5/5)
Rapporto qualità/prezzo: 4/5
Servizio: 3/5 (sono un pochino lenti)

voto globale: 4/5, l'originale pizza a pranzo la trovate solo qui, diffidate dalle imitazioni!! (escluse quelle che vi suggeriremo nei prossimi post...). Ad un prezzo estremamente ridotto si gode tutta l'atmosfera di una pizzeria coi controcazzi!
Consigliato: Straconsigliato.

3 commenti:

  1. tolto che la diavola è buona cmq, ma de gustibus nun se dispute, dov'è finita Cristina??? basta tamarri!!

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  2. dannazione hanno cambiato i menù!!! ma perché se c'è una cosa buona nella vita deve cambiare?? fanculo cazzo-merda (guarda il mare... parliamo anche finlandese, solo che ce l'ha insegnato anna falchi)!
    ora il menù studenti (a 5 euro) comprende un numero limitato di pizze che ovviamente non comprende più quelle buone-buone (vip e viziosa in primis) che possano giustificare la vista del proprietario del locale.
    in aggiunta alla paiza viene offerta una minuscola bibita (la classica piccola di sto gran cazzo).
    unica nota positiva il ritorno di Cristina.

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  3. P.S. Confermo il mio precedente giudizio: la diavola fa cagare.

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