mercoledì 15 luglio 2009

Le mirabolanti prospettive del corso di laurea in Psicologia

Bonjour à tout le monde!! oggi esordiamo in français, per il gusto di far vedere che lo sappiamo (male ma lo sappiamo)...
Questo post è un po' diverso dal solito, abbiamo deciso di scriverlo per spezzare la ripetitività dell'alternanza fra profili e recensioni mangerecce.... soprattutto abbiamo deciso di postarlo perché ci costava poca fatica: trattasi di un copia e incolla preso da Yahoo! Answers nel quale un ragazzo descrive le prospettive lavorative offerte dal corso di laurea in Psicologia qui a Torino.
Se non sapete cos'è Yahoo! Answers affaracci vostri (x non dire cazzi), è una cosa abbastanza inutile, in ogni caso sappiate che il pezzo che andiamo a proporvi è una risposta a una domanda che segue un'altra risposta alla stessa domanda.... troppa confusione?? mmmmm e vabbè portate pasiensa néh!

Tout de suite à vous:

Se si escludono i call center vodafone, tim, ecc., il volantinaggio, l'operatore tecnocasa e il venditore di folletto, beh, quello che può fare un laureato in psicologia, dopo aver terminato i minimo 4 anni di scuola di specializzazione in psicoterapia già ricordati (3 proprio non esiste) con relativo tirocinio nelle strutture pubbliche è, nell'ordine: piangersi addosso nel rendersi conto del crollo delle sue illusioni; aprire uno studio libero professionale, per poi accorgersi che le spese fisse eccedono di molto i magri, quando ci sono, ricavi; attivare tutta la rete parentale e amicale per trovargli un posto da qualche parte, fosse pure a fare le scale nei condomini, pur di non dover elemosinare "la 100 euro" settimanale al papi alla verde età di 30 anni; riconsiderare la propria vita e tentare di fare il personal banker per Banca Mediolanum; accorgersi che si è imboccato un altro vicolo cieco; andare in pellegrinaggio a Lourdes, Fatima, Medjugorje; ricominciare da capo, magari iscrivendosi a scienze infermieristiche o al corso per educatori professionali e trovare, alla fine, uno straccio di lavoro retribuito.
Oh, il paradiso delle illusioni perdute, caro mio, diventa presto un inferno di frustrazione, pianto e stridor di denti.
La mia ragazza si è laureata diversi anni fa proprio a Torino, si è specializzata in psicoterapia, ha conosciuto tutti i luminari citati sopra (la risposta precedente in Yahoo! Answers citava Borgogno, Freilone& co. ND Gossip Uneato) ed è alcuni passi avanti rispetto all'amico pieno di ottimismo. I luminari campano sugli studenti, altro che! Finchè questi hanno soldi da spendere per andare in terapia didattica da loro, per andare ai loro convegni, per comprare i loro libri, per pagare le tasse universitarie e le costose rette delle scuole di specializzazione va tutto bene. Dopo non ti conoscono più, altro che "molteplici opportunità", altro che "guadagni pochino": devi pagare anche solo per fare volontariato, devi pagarti l'assicurazione, altro che retribuito!



I toni del nostro amico sono abbastanza tragici e forse un po' esagerati, ma la realtà grossomodo non è distante. Fa piacere, una volta di più, constatare di che pasta siano fatti questi professoroni che si pongono di fronte a noi come esempio di correttezza, empatia, sacrificio.... ma in realtà sono persone di merda (si può dire di merda? Di fango via, di fango, impastate col fango può andare...).

à BIENTôT! G-Uneato!!

lunedì 6 luglio 2009

L'orsacchiottone della Psicoanalisi - ovvero - Profilo di Franco Borgogno

Bentornato, amico lettore sulle nostre pagine!!
fino ad ora abbiamo scherzato parlando di personaggi tutto sommato minori, ma oggi... oggi si fa la storia!! oggi è il giorno in cui si parla di KING Franco Borgogno!

Di gran lunga una delle figure più potenti della facoltà di Psicologia, domina incontrastato il dipartimento di via po 14 spadroneggiando su tutto e tutti quelli che osano passare vicino alla sua stanza (alla cui porta sono appiccicati con lo scotch i copri - copertina di alcuni dei libri che ha scritto.....DISGUSTORAMA!).
Senza dubbio uno dei più grandi psicoanalisti al mondo, ama dire di sé, con una certa dose di umiltà, “IO SONO LA PSICOANALISI!”. Pare si debba soprattutto a lui (o almeno è quello che cerca di far credere) la riscoperta di Ferenczi e del suo pensiero. Oltre a insegnare le pratica psicoanalitica nell'ottica del suo idolatrato Sàndor (sempre Ferenczi per chi non lo sapesse..) tratta nelle sue lezioni il pensiero di Paula Heimann, Bion e tutta l'allegra combriccola dei primi analisti, in primis il buon vecchio Freud!

Noi di gossip unito dobbiamo ammettere che le sue lezioni sono fra le più interessanti di tutto il programma di studio e senz'ombra di dubbio quel che Franco insegna a proposito di come si conduce un'analisi e delle modalità di ascolto del paziente sono di fondamentale importanza per chi volesse intraprendere la carriera di psicoanalista o psicoterapeuta.
Perciò non saltate le sue lezioni, caproni! che magari vi siete fatti tutto il corso di Veglia che non serve a un beneamato c...o!!

franco, borgogno

Ok veniamo alla figura del Borgogno come uomo (uomo? Vorrai dire semi-dio!.. stai buono Franco, stai buono...). Fisicamente è simile ad un orso bruno con tanto di panza pre – letargo, col faccione rotondo da panda (non l'auto, l'animale..). Ha una voce profonda alla Vittorio Gassman, dovuta alla gran quantità di sigarette che si fuma al dì, che però fa tanto figo quando disserta di controtransfert e trauma!
La sua personalità è un misto di EGO smisurato, fobie e paranoie varie.
Il suo narcisismo va al di là di ogni limite! Ama citarsi continuamente, per gli esami propone testi o scritti da lui oppure in cui comunque ha avuto voce in capitolo. Snobba e irride i suoi colleghi “dinamici” del dipartimento (soprattutto la Brustia e la Bal).

Quando avrete a che fare con lui vi sentirete parecchio intimoriti, nonostante con gli studenti mantenga un atteggiamento cortese, anche se di palese superiorità.
Sembra un “Padrino”, in genere molto tranquillo ma col potere di farti del gran male se solo gliene venisse voglia!
L'altra faccia della medaglia è composta dalle sue innumerevoli fobie: sapevate che il possente Borgogno ha paura di rimanere in aule con le porte chiuse??
e del fuoco?... e di chissà quante altre cose (fateci sapere)!
Inoltre è sicuramente ipocondriaco.

Normalmente mantiene un atteggiamento da Re della foresta, in realtà se ci prestate bene attenzione semplicemente si comporta come un bambino viziato e piagnone, solo che ha un tale potere che invece di essere preso a schiaffazzi, come meriterebbe, viene servito e riverito.
Come un bimbo rompipalle quando una cosa non gli piace o non gli va di farla comincia a fare i capricci.
Paradigmatico a tal proposito è il suo comportamento agli esami: appello alle ore 8 del mattino, giusto per torturare un po' gli allievi, lui si presenta, se va bene, alle 10.
Dopodiché si ferma mezz'ora in cui non fa un bel cavolo di nulla se non firmare qualche libretto (non troppi se no si affatica...) e fare la processione da tutti i suoi assistenti chiedendo “tutto bene?”.
Passati trenta minuti se ne viene fuori con la storia che non sta bene oppure ha un impegno e impone la chiusura anticipata dell'esame fra lo sgomento degli allievi! A questo punto gli assistenti cercano di riportarlo a più miti consigli ma tutto ciò che ottengono è di spostare una parte degli esaminati in dipartimento dove, a quanto pare, lui se ne sta più comodo!
Anche chi rimane in aula e passa con un assistente è poi costretto a farsi una gita in dipartimento per farsi firmare il libretto e lo statino per poi ritornare in aula e fare attaccare quest'ultimo.
La situazione, già paradossale di per sé, è complicata dal fatto che Franco per oscure ragioni invece di raccogliere tutti i libretti e firmarli, fa entrare a 2 a 2 gli studenti per chiedergli come han trovato il corso (domanda retorica che impone una risposta altrettanto scontata: “magnifico!”) e se vogliono fare con lui la tesi. Insomma per farti una firma ti fa perdere delle ORE!

Arriviamo ora ad un punto fondamentale: gli SCHIAVETTI DI BORGOGNO

Dato che Re Franco interroga al massimo 2 -3 persone ad esame (e di solito gli regala 30) è fondamentale conoscere bene i suoi assistenti... che in questo caso sono più dei servitori di sua maestà... in dipartimento gli vanno a prendere il caffè, l'acqua, gli fanno le telefonate, gli prenotano il dentista, insomma esaudiscono ogni desiderio del padrone!

_Duccio: signore sui 45 (se ne ha di meno se li porta malissimo) con dei capelli improponibili e la faccia da psicotico. Al contrario delle apparenze è piuttosto simpatico, cerca di mettere a proprio agio gli studenti, fa anche qualche battuta. Ha il viziaccio di fare le domande chiedendo gli autori!
Tutto sommato poteva andarvi peggio... interroga a gruppi di 3 (con passaggio di domanda se uno non sa)

_Gabriele: meglio conosciuto come Roberto PAGGIO, giovane imberbe, è lo schiavo preferito di Franco, al momento. Lo riconoscete facilmente dal pallore cadaverico, agli esami è molto buono, ti lascia parlare ed è alto di voti.

_La vecchia con la coda (da alcuni conosciuta come Topo Gigio): questa simpatica vegliarda ama sentirvi parlare delle vicende personali dei primi analisti, per cui disquisite di gossip anni '30 e vi darà appunto un bel.. 30 (eheh). E' parente di Borgogno.

_Il pelato col pizzetto: qui le cose si complicano; questo 35enne de Roma ve farà schiattà a suon di domande (almeno 2 per libro). Come valutazioni è giusto, però è davvero puntiglioso e pretende parecchio... interroga a gruppi di 3 (senza passaggio di domanda se uno non sa)

_la dottoressa Schiva: di nome e di fatto... alle prime armi, quindi haivoi essendo insicura vi farà una sfilza di domande. Le sue interrogazioni durano sui 30 – 40 minuti, una via crucis insomma. Magari per concludere in “bruttezza” vi manderà a farvi fare un'ulteriore domanda da Borghy.

_altro assistente maschio col tic agli occhi (il Siculo): come avrete capito ignoriamo il nome di questo tizio abbastanza giovane coi capelli neri... e non sappiamo nemmeno se è severo, non sembra comunque...

_vari ed eventuali, Borgogno ha mille risorse

un tempo c'era pure un francese (Francoise... o era Jean Claude? boh...) ora è un po' che non si vede....

Capitolo tesi: se potete farne a meno evitate di fare la tesi con lui! Vi richiederà tantissimo tempo, vi aiuterà pochissimo, vi sfrutterà per tradurre articoli dall'inglese al posto suo (dovreste sentirlo quando si cimenta con la lingua d'oltre manica... uno spettacolo!) e vi tratterà male per il gusto di trattarvi male!

In conclusione non aspettatevi molto da questo professore, prendete quanto di buono ha da insegnarvi sulla psicoanalisi (che è molto) ma non sperate che applichi ciò che sostiene in fatto di empatia e capacità d'ascolto nella vita reale.
E soprattutto non prendetevela troppo a male se questo pallone gonfiato sclera e vi maltratta... vi basterà chiudere improvvisamente la porta o mostrargli un accendino e addio grandeur!!

PUNTI FORTI

_è un luminare della psicoanalisi
_testi interessanti
_voti alti agli esami
_ogni tanto a lezione ti fa vedere un film
_gli assistenti sono quasi tutti buoni
_avrete qualcosa da raccontare ai vostri nipotini

PUNTI DEBOLI

_è un pallone gonfiato
_sa essere davvero stronzo
_fa perdere un sacco di tempo
_i testi, pure se belli, ripetitivi

alla prossima, i vostri affezionatissimi gossip-unito writers!! kiss kiss

mercoledì 1 luglio 2009

Kebab for lunch

-'e anche questa dura mattinata di studio è passata...'
-'studio? ma se hai passato tutta la mattina a dormire sul manuale di psichiatria...'
-'eh, beh, ma ieri sera sono stato tutta la notte al puddhu... sa', andiamo a mangiare va...'

Cari animali da biblioteca, come avrete capito state leggendo un altro post dedicato all'attività preferita da ogni universitario: la PAUSA PRANZO!
Se anche voi dopo una intensa mattinata di studio (ehm...) vagate per il centro alla ricerca di qualcosa che poi, cos'è non lo sapete nemmeno voi (citazione coltissima...): fermatevi! Siete proprio nel posto giusto!

Quest'oggi vi proponiamo una guida ragionata ai kebabbari di Torino. Va be', solo quelli del centro. Va be', solo quelli più buoni.

doner, kebab

Iniziamo dal più buono in assoluto che, ahi noi, è anche il più fuori mano: stiamo parlando naturalmente di Horas, vicino a piazza Madama Cristina. Molti di voi lo frequenteranno soprattuto nelle ore piccole, infatti tiene aperto fino a molto tardi, per accogliere i nottambuli che escono dai localini dei Murazzi. Raggiungerlo per la pausa pranzo è improponibile, ma la tentazione è forte: il kebab (egiziano) è veramente molto gustoso, e il proprietario, a differenza di molti altri, sa trattare con i clienti.

Aperto da poco dal cugino di Horas (va be', non sarà proprio il suo nome, ma via...) è Il Po Kebab, in via Po, come suggerisce il nome, praticamente attaccato al carpe diem. Di giorno probabilmente troverete una ragazza, che vi offrirà un kebab piuttosto gustoso. Ma se tornate la sera probabilmente troverete il su citato cugino, il cui talento eguaglia quello di H.

Sempre in via Po, c'è Il Pascià, vicino a via Rossini, attaccato a Materiale Resistente, negozio di musica. Che infatti di fianco ai tavolini di metallo del kebabbaro trovi sempre un tavolino di legno, a cui è sempre seduto (sospettiamo) il signor Materiale Resistente in persona. Il kebab è buono, però: appena aperto ti offriva un convenientissimo menu a 5 euro, con il quale potevi ingozzarti di kebab, patatine e coca-cola, per concludere ti tirava dietro anche un po' di inopportuno tè caldo (a giugno...) . Ora che la promozione è finita sinceramente ha perso tutto il suo fascino.

Molto meglio va in via delle Rosine, con Pizza Speedy, meglio conosciuto come Ahmed, dal nome del gestore. Gestore che ultimamente si fa vedere di rado, ed è un peccato perché il suo kebab è nettamente superiore a quello preparato dai suoi sostituti. Comunque per 4 euro vi gusterete un dignitoso kebab (ottimo se lo prepara Ahmed), e una bibita, rendendolo uno dei kebabbari più convenienti. Se poi volete proprio esagerare, per 5 euro guadagnerete il diritto alla PIZZA AL KEBAB! (comprensiva di bibita). Trattasi di uno degli alimenti più calorici in assoluto, se dovete preparare urgentemente un esame ci vediamo costretti a sconsigliarvela, nonostante la sua golosità ineguagliabile, perché il suo effetto è un addormentamento pressoché immediato che dura tutto il pomeriggio.

Qualche centinaio di metri più in giù, in via Fratelli Calandra, c'è un altro kebabbaro (conosciuto solamente come 'kebab di via Fratelli Calandra'...). Buono. Decisamente buono. Ma la particolarità che rende questo posto davvero speciale è la possibilità di aggiungere mozzarella (50 eurocent in più), o di avere un kebab MAXI, l'unico in grado di sfamarvi veramente! (appena 1 euretto in più).
È facilmente riconoscibile perché è vicino al famosissimo 'tamango'.

Ma noi di Uneato non stiamo mai fermi, siamo sempre in movimento, alla ricerca di locali da consigliarvi, e abbiamo da poco scoperto un brand-new kebabbaro in via Bava, attaccato a piazza Vittorio. Il kebab è SBAV, GOSH, SLURP (non ci vengono termini più adeguati), la salsa yogurth è libidinosa! L'unica pecca è l'insalata scialba e molle, ma tanto neanche si sente! Forse è ancora presto per dirlo, ma in un ipotetico concorso di kebabbari potremmo avere un vincitore...

Beh, poi naturalmente è impossibile elencarli tutti in un post, ogni giorno spuntano kebabbari come funghi, e chissà quali perle ancora da scoprire... Aiutateci voi! Scrivete dei commenti, fateci sapere quali kebabbari dovremmo ancora visitare, quali guardare con sospetto, quali evitare come la lebbra! E non limitatevi ai kebabbari, sbizzarritevi, siamo sempre ansiosi di scoprire nuovi posti dove lavorare di mandibole.
Insomma: fatevi sentire e, come direbbe Travaglio, passate parola!

martedì 9 giugno 2009

Prfl d Csr Albsvf

Eccoci di ritorno! Beh avete vissuto anni senza di noi, ora non è che se spariamo per un po' dovete farci sentire in colpa eh... e poi quelli che giudicano qui siamo noi!!

Oggi andiamo a parlarvi di un professore sfigatello, un nerduccio della psicologia insomma.
Non si può nemmeno definire un umano, è un omuncolo, l'anello mancante fra l'uomo e ... no nemmeno la scimmia, più probabilmente il coniglio!
Cesare è un bravo (ex) ragazzo niente da dire, solo che è un po' poco grintoso, insomma una mammoletta per farla breve!

albasi, cesare

Fisicamente imbarazzante: viso oblungo, barba scimmiesca, occhialoni, calvizie galoppante, fisico da giocatore di scopone scientifico. Ama vestirsi in maniera informale, preferendo jeans e maglioncino al completo giacca e cravatta. Guida con abilità uno scooterone da gggiovane!
Insegna psicologia clinica & affini da un interessante punto di vista intersoggettivo – relazionale.
In pratica tratta degli autori che in epoca (più o meno) recente hanno ripreso le idee di Ferenczi dandogli una sistemazione scientifica.
In linea di massima quel che insegna è interessante, purtroppo le sue lezioni sono veramente mosce come un cachi (si legga caco per i lettori ignoranti [nd gossip-unito]) maturo.
La verve che Al-basito mette nelle spiegazioni non ha nulla da invidiare a quella di Prodi nei suoi comizi, l'effetto ipno-inducente è garantito.
Il tono di voce è basso, a volte diventa un inarticolato mormorio che si confonde con i rumori dell'aula rendendo impossibile capire che cazzo stia dicendo!

Agli esami è buonissimo. Alto di voti, fa poche domande ed è facilmente “intortabile”; voi parlate, parlate, aprite parentesi, anche se c'entrano poco o nulla col programma d'esame e lui apprezzerà e vi vidimerà un bel 30 sul libretto!
Orecchie aperte quando vi formula la domanda però!! anche durante le interrogazioni il tono di voce non cambia anzi, se possibile cala ancora di qualche decibel.
Potreste sentirvi chiedere: “mmm-r d'nrmm a ss...” al che rimarrete in silenzio facendo la figura dei fessi quando la sua intenzione era quella di dirvi “mi parli di un argomento a scelta”.
Perciò non esitate a farvi ripetere la domanda anche 4 volte com'è successo a una nostra compagna!
Se in bocca ha poi anche una caramella è la fine! Masticategli pure in faccia tanto lo fa anche lui e non se la prende! Se il vostro esame gli è piaciuto particolarmente Albasi comincerà a dire a mezza bocca ai suoi assistenti: “lei bravissima”, “brava davvero”, “che proprietà di linguaggio..” e vi riempirà di elogi insensati fino addirittura a chiedere il vostro parere per migliorare il corso.

Se avete intenzione di fare la tesi con lui informatevi su quale lavoro Cesare stia conducendo in quel periodo. Quando inizia una cosa fa solo quella ed è impossibile farlo deviare su altri argomenti!
Con tutta probabilità non vi risponderà alle mail. La vigliaccheria congenita lo porta a far finta di nulla quando viene contattato piuttosto di dare una risposta negativa allo studente.
Le poche volte che risponde inventa scuse penose per non prendervi come tesisti!
Il clan che lo contorna è formato dalla presenza fissa della professoressa Lasorsa, una stronza da evitare, e un paio di collaboratori variabili.
Ultimamente ha aggiunto un tizio che fa tirocinio con lui in dipartimento: un checcone da far impallidire Solange, iper - lampadato che ricopre il delicato ruolo di attacca – statini.

PUNTI DI FORZA
_buonissimo
_argomenti innteressanti
_libri di testo non male

DEBOLEZZE
_codardia esasperante
_mormora invece di parlare
_Lasorsa

giovedì 7 maggio 2009

Non sarà un Pantene Protagonist ma... Profilo di Franco Freilone

Caaaari amici lettori!! vi siamo mancati?? eh lo so, lo so! Ma che ci volete fare mica ci mangiamo con questi, pur arguti, articoli! E poi non c'abbiamo voglia ok?? molte delle nostre energie le abbiamo usate per frequentare Psicologia e ritrovare stimoli è dura...

Per scusarci oggi vi proponiamo un post un po' diverso; siete abituati a sentirci criticare crudelmente a destra e a manca, ebbene questa volta a conferma del fatto che parliamo a ragion veduta e non per partito preso ci occuperemo di uno dei pochi prof che meriti rispetto nella colorita fauna docente in psicologia.


È un onore introdurvi la figura di Franco Freilone!! un uomo che è ormai leggenda, un clinico preparatissimo, tanto da venir chiamato ad eseguire perizie psicologiche in molti processi importanti.

Tra questi spicca il caso di Cogne! Oh già, se finalmente la Franzoni marcisce in gattabuia parte del merito va a Franco che ne ha eseguito la perizia psichiatrica.

Psichiatrica?!!? non fate quelle facce! Ok ok il nostro è anche un medico ma tranquilli dall'alto della sua correttezza professionale non si è venduto l'anima al diavolo... non piu di tanto.. al massimo gli ha concesso un mutuo...

Ci stiamo allargando un po', meglio non uscire troppo dal seminato e iniziare a fornire qualche notizia utile sullo specialista della diagnostica.

Innanzitutto come riconoscerlo?? dalla magnifica PELATA è la risposta!! se poi volete sapere a grandi linee come sono i suoi tratti del volto pensate a Corrado Fumagalli il conduttore di sexybar, programma con le “donnine nude” in onda sulle reti private in tarda serata (su non fate finta di non conoscerlo...)... Freilone è un suo sosia!


franco, freilone


Fisicamente si potrebbe definire un poker d'ossi, peserà 50 chili scarsi.

Caratterialmente è un uomo serio ma allo stesso tempo affabile, molto preciso, forse un po' troppo (un ossessivo-compulsivo di personalità) nel complesso sufficientemente simpatico.

Al contrario di altri prof, non si permetterà mai di mancarvi di rispetto, tantomeno di urlarvi contro.


Da applausi come riesca a mantenere la flemma di fronte a domande al limite della demenza poste dalle secchione leccaculo di turno oppure come non si scomponga di fronte a qualsivoglia boiata uno gli risponda all'interrogazione.. e qui cito un caso che ha del favoloso:


F: “Qual è l'AFFETTO caratteristico nel disturbo Borderline di personalità?”

STUDENTESSA (poi laureatasi con 110 e lode per la cronaca): “l'IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA”

F: “beh, non è proprio così..”

se al suo posto ci fosse stato Blandino o Borgogno come minimo la ragazza avrebbe dovuto passare sotto la cattedra come si fa quando si perde a 0 a calcio balilla...


se siete iscritti al corso di psicologia che prevede una massiccia parte clinica vi ritroverete a dare parecchi esami con Frei. Infatti essendo duttile e ben preparato tiene molti corsi: con lui viaggerete alla scoperta delle mitiche macchie di Rorschach, e dei test di personalità in generale.

Inoltre vi saprà spiegare con bravura come si strutturano le varie organizzazioni di personalità e vi insegnerà a diagnosticare le malattie psichiche dalla schizofrenia al disturbo bipolare passando per disturbi dissociativi e via dicendo...

Si esprime a lezione in maniera molto chiara, vi consigliamo vivamente di seguire perché oltre al valore didattico delle lezioni, chi prende bene gli appunti sarà assai facilitato nello studio dei testi.

Agli esami è buono, anzi è “giusto”, se sai ti premia con buoni voti e viceversa... ciò dovrebbe essere la norma di ogni docente mentre a psico è una rarità!!

A volte parte del suo esame è scritto. Se non prendete una buona valutazione nello scritto ripetetelo perché all'orale più di tanto non ve la alzerà.


Se volete fare la tesi con lui sarete abbastanza seguiti ma dovrete sbattervi perché Franco non tollera l'approssimazione. Molti studenti lo scelgono come relatore per cui spesso vi richiederà tempi lunghi d'attesa.

Anche Freilone non viaggia da solo, anzi, agli esami si porta dietro la “famiglia”... cioè la moglie.

Pure lei interroga ed è davvero tirchia di voti!! meglio evitarla, Franco è senz'altro meglio!!


per concludere vi raccontiamo di una leggenda che circola sul suo conto:

ad un esame un candidato lo apostrofò con variopinti insulti dopo essere stato bocciato... da qualunque altro prof. ci si aspetterebbe una reazione rabbiosa fatta di urla, strepiti e pugni ben assestati sulla cattedra... dall'alto del suo self-control invece, Franco si limitò ad un “non si presenti mai più ad un mio esame” senza nemmeno cambiare tono di voce ne espressione.... non sappiamo quanto sia vero... beh insultatelo e poi diteci come la prende eheh!! alla prossima!!


PUNTI FORTI:

_tratta argomenti interessanti

_preparatissimo

_lezioni ben fatte

_brava persona

_testi per gli esami niente male


DEBOLEZZE

_rigido

_moglie-assistente infame

giovedì 23 aprile 2009

L'inutilità della puntualità: profilo di Maurizio Gasseau

Il giorno di pubblicazione di questo post avrebbe dovuto essere giovedì scorso ma, per metterci in pari con le abitudini del soggetto cui andiamo a parlarvi abbiamo deciso di tardare una settimana!

Infatti il fregarsene degli orari è una delle tante peculiarità di questo bizzarro soggetto incaricato di spiegarvi psicodrammi e affini in ottica Junghiana.

Partiamo dall'aspetto fisico: classica faccia da psicoanalista! Barba bianca, folta e pelata freudiana, età sui 55, corporatura dell'uomo che certo non s'ammazza di addominali, dentatura ridicola formata da una serie di dentini tutti uguali!


Maurizio, Gasseau


E poi la voce... sembra Bruno Pizzul giù di tono!


Le sue lezioni sono assai particolari; raramente Mauri fa lezioni frontali, non ama molto spiegare, lui è un uomo d'azione!

Essendo sua convinzione che lo psicodramma sia la tecnica migliore del mondo per risolvere qualsivoglia problema al mondo durante le sue ore in aula costringe gli studenti a mettere su una serie di degradanti teatrini che dovrebbero fungere da assaggio della suddetta tecnica.

Ci saranno momenti in cui sarete così imbarazzati da volere sotterrarvi vivi!!! i ruoli che potreste dover interpretare andranno infatti dal cane, alla tazza del cesso per cui l'imbarazzo la farà da padrone per gran parte del tempo!

Se a un certo punto vi fermerete a pensare “ma che cazzo sta succedendo qui?? a che diavolo serve sta roba??” non preoccupatevi, è una domanda che tutti si pongono e la risposta è semplice: NIENTE!!

Ve lo garantiamo, noi di uneato non lo facciamo per cattiveria, non vorremmo sempre alzare i toni però ragazzi questo qua è un DEMENTE totale!!

Completamente avulso dalla realtà, non si può nemmeno più definire una persona.

È un personaggio più che altro... interpreta il ruolo del conduttore di psicodramma.


Assolutamente inaffidabile, qualche anno fa iniziò alcuni laboratori (in uno di questi, grazie alla tecnica del SOCIAL DREAMING MATRIX, sosteneva, in un delirio di onnipotenza, nientemeno di poter prevedere il futuro...) ma si dimenticò di farli convalidare dalla segreteria dell'Università quindi gli studenti che vi parteciparono non ricevettero i CFU! Ovviamente il “nostro” se ne sbatté altamente le palle.

Se fissate un appuntamento con lui se vi va bene si presenta con un'ora di ritardo, se vi va male non si presenta proprio e mica vi avverte... lui si dimentica....

Agli esami ritarda anche qui di un'ora almeno, poi si assenta per lunghissime telefonate o per andare “a parcheggiare la macchina” e sta via un'altra ora buona...

Sconsigliatissimo fare la tesi con lui!! non vi segue per nulla e poi da una volta all'altra non si ricorda più nemmeno chi siete e perché siete li!

Il suo atteggiamento agli appelli è incomprensibile, a volte è buonissimo altre stronzo mah... vi consigliamo di andare a sentire un esame prima di presentarvi per capire che tipo di domande fa tanto sono sempre le stesse.

I libri di testo che propone sono terribili, atroci, noiosissimi!! leggendario “lo scarto del cavallo” vogliono le leggende che nessuno sia mai riuscito ad arrivare altre pagina 50 senza stramazzare dal tedio!


E un po' di gossip e leggende metropolitane su questo bell'elemento non le volete?? ma certo che si! E allora eccovele: si narra che la prima moglie lo lasciò un mattino in cui Mauri decise di andare a comprare il pane vestito da Arlecchino;

voci di corridoio lo vorrebbero fidanzato con una sua studentessa, una cicciona australiana sua allieva o collaboratrice.. in realtà dovrebbe avere una specie di relazione fissa con una bionda... mah... se qualcuno ne sa di più lo scriva nei commenti...;

è amico del nipote di Jung.


Ogni tanto se ne esce fuori con la possibilità di avere sconti sul programma d'esame e bonus di punteggio sul voto facendo dei lavori di gruppo. Approfittatene perché vale sempre la pena saltarsi qualche pezzo di libro e poi considerate il fatto che una volta che vi presenterete all'appello si sarà completamente dimenticato di “come” avevate fatto il lavoro e quindi, sulla fiducia, vi agevolerà! Anche Gasseau ha dei collaboratori:


_Gasca: è un sosia di Gasseau fisicamente, fa solo un pò più schifo, puzza anche un po' ed è abbastanza “cecato” però è simpatico e parla con la voce di Pippo. Agli esami è buono.

Leggende vogliono che i psicodrammi da lui condotti slatentizzino le psicosi...


_Valeria: una bella ragazzona sui 30 un po' mascolina. Molto buona agli esami sembra condividere con noi di uneato il parere su Gasseau (pensa che sia un pirla ma non lo può dire...).


PUNTI DI FORZA:

_valeria e gasca

_fa ridere

_di solito non è pericoloso agli esami


DEBOLEZZE

_è un deficiente

_ritarda

_se ne sbatte degli alunni

_i suoi psicodrammi sono tremendi

_non sa parcheggiare (o per lo meno ci impiega mooooolto)


alleghiamo non solo la foto ma eccezionalmente anche il video in cui potrete vedere il nostro pupazzone ospite nella trasmissione tv Voyager! (potete ammirarlo in tutto il suo splendore a partire dal minuto 5.25)


giovedì 16 aprile 2009

Pizza a Pranzo!

-'oh, raga, dove andiamo a mangiare oggi, che è quasi l'una?'
-'se ci facessimo un panino da Gigi il Troione?'
-'Potremmo farci una bella pizzata...'
-'Ma tu sei fuori! la pizza si mangia a cena, per definizione!!'

...NIENTE DI PIU' FALSO!!! (ci ripetiamo, sì, e allora?)
Da oggi, o studente ignaro, anche tu sarai messo a parte dei segreti della PIZZA A PRANZO!!!
Con il termine 'pizza a pranzo' si intende comunemente uno specifico locale, 'La Caravella', collocato in posizione strategica proprio dietro la biblioteca di psicologia. Appena svoltato l'angolo, da via Verdi o da Via Po, nella corta via fratelli Vasco, si entra all'istante in un'atmosfera surreale, in cui l'aria si fa più tersa e i rumori della città più lontani.
In estate è più facile accorgersi della pizzeria grazie al comodo dehor, mentre nelle stagioni più fredde potrebbe passare inosservata all'occhio meno attento.

pizzeria, la caravella

Appena entrati, dopo avere spinto la pesante (pesantissima) porta di ingresso, si è accolti da un ambiente che a un primo impatto può sembrare molto piccolo, ma in realtà la pizzeria si snoda su ben tre piani. All'immediata sinistra, rispetto all'entrata, c'è una scala che porta al piano interrato, che per noi di Uneato è più che altro un mito, una leggenda, nessuno di noi ha mai osato avventurarsi la sotto. All'ingresso è posta la reception, e di fronte il forno a legna. Non spaventatevi se appena entrati non troverete nessuno, arriverà presto qualcuno a farvi accomodare. Quasi sicuramente vi siederete al primo piano (di nuovo da non confondersi con l'omonima pizzeria, di cui vi parleremo), in un'ampia sala decorata da affreschi di dubbio gusto marinaresco, ma tutto sommato accogliente. Spesso la sala sarà semideserta, a tutto vantaggio di quiete e relax. Se siete studenti (e probabilmente lo siete) vi porteranno per l'appunto un menu studenti, dal quale potrete scegliere delle vere leccornie a un prezzo contenuto!

Cominciamo con le pizze: l'unica che vi sconsigliamo caldamente di ordinare è la DIAVOLA, purtroppo una schifezza (fanno cuocere il salame crudo assieme alla pizza: non si fa, non si fa!). Le altre sono assolutamente SQUI-SI-TE!! anche una semplice margherita (a 3,30 euri, un cazzo insomma) è una gioia per il palato, ma il gusto della pizza è esaltato dal prosciutto o dagli altri ingredienti delle vostre pizze preferite! Se volete spendere un paio di euro in più, noi di Uneato vi consigliamo la VIP (la piu cara 5,70 euri), una delizia di pomodoro a pezzi (ma se ve la fate fare con la passata godrete di più!), prosciutto crudo e patate!
La pizza, servita su un tagliere di legno, è un po più spessa e di diametro inferiore rispetto alle altre pizzerie, ma è di gran lunga la pizza più buona che mangerete a Torino.
Purtroppo non va altrettanto bene con la pasta, la carbonara è ridotta a una frittatina e la pasta al salmone è una delusione :-(.
Si migliora un po' con i secondi, la valdostana (di medio-grandi dimensioni) non è male, anche se per mangiare carne vi consiglieremo posti di livello NETTAMENTE superiore.
Per accompagnare la pizza vi consigliamo di prendere la coca-cola solo se... vi piace la Pepsi! hainoi viene servita nei classici formati "piccola" e "media" a volte leggermente annacquate o vecchie ma niente di grave tranqui!!

Oltre alla pizza, un altro punto di forza di Pizza a Pranzo, è Cristina (ammesso che sia il suo vero nome), una cameriera molto carina e gentile, che vedrete passare molto spesso, dato che la cucina comunica direttamente con la sala, e se sarete fortunati sarà lei a servirvi. Se sarete meno fortunati a servirvi sarà 'Romania', come da noi è razzisticamente appellato l'altro cameriere, moooolto meno carino, ma comunque gentile, servizievole e simpatico.

Una volta terminato il lauto pasto, magari dopo esservi presi qualche minuto di relax, sarà il momento di scendere per pagare il conto: alla cassa potrete trovare diversi personaggi: dal vecchissimo padrone, a un meno vecchio ma non più giovane individuo che tenterà di fregarvi sul prezzo (o forse davvero non si ricorda mai i prezzi, mah...), oppure suo figlio, un simpatico tamarro.
Usciti satolli e felici, non dovrete fare più di 50 metri per ritrovarvi in biblioteca e ritornare al vostro studio (se così si può chiamare).



E ora la pagellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa:
Qualità del cibo: 4/5 (la pizza: 5/5)
Rapporto qualità/prezzo: 4/5
Servizio: 3/5 (sono un pochino lenti)

voto globale: 4/5, l'originale pizza a pranzo la trovate solo qui, diffidate dalle imitazioni!! (escluse quelle che vi suggeriremo nei prossimi post...). Ad un prezzo estremamente ridotto si gode tutta l'atmosfera di una pizzeria coi controcazzi!
Consigliato: Straconsigliato.

mercoledì 1 aprile 2009

Antonella 'Nella' Granieri

Se la Cuccarini, ai tempi degli spot Scavolini, si autodefiniva “la più amata dagli italiani”, Antonella Granieri può definirsi, senza timore di smentita, “la più odiata” se non dagli italiani per lo meno da tutti gli studenti di psicologia.

Psicologa clinica e psicoterapeuta (poveri i suoi pazienti) vi rovinerà le giornate con le sue lezioni così strutturate: io prof vi LEGGO delle cose, voi studenti ascoltate zitti, mosca e non respirate finché morte non sopraggiunga!

Trattasi di classico esempio di “predico bene ma razzolo malissimo”; durante le sue lezioni 'Nella predica l'empatia, l'importanza dell'instaurare buoni rapporti con il paziente, la calma, l'elasticità di pensiero.... peccato che questi requisiti a lei manchino del tutto.

Questo cesso di donna, dalla personalità isterica, tratta malissimo gli studenti.

Se osate parlare vi richiamerà come si suole fare alle medie, poi può sclerare per un nonnulla (l'abbiamo vista uscire di senno dopo aver visto 2 studenti che osarono abbracciarsi per un secondo durante un appello).


Tronfia e boriosa, noiosa e cafona si permette di guardarvi dall'alto in basso e dirvi le peggio cose.

Se troverà in voi un difetto che la indispettirà non perderà occasione di mettervi in imbarazzo davanti a tutti, come la volta che si lamentò ad alta voce, durante un'interrogazione della bocca impastata dell'esaminato.

Di certo la puzza che usciva dalla bocca del poveretto è lontana anni luce da quella sotto il naso che ha la profonda conoscitrice dell'MMPI.

Ma noi di uneato da buoni neopsicologi crediamo di avere capito cos'è che frustra la nostra Granieruccia e che la fa trasformare in un orco cattivo: vorrebbe tanto essere una gran figa... e invece è un waterclosed!

La faccia è un uovo di pasqua con gli occhiali e infatti molti gliela vorrebbero spaccare, anche senza trovarci la sorpresa! Fisicamente un camion.... ed è pure dimagrita ultimamente, prima era un camion-rimorchio...


Agli esami è abbastanza severa.

Da brava isterica preferisce i maschietti con i quali a volte è persino clemente e generosa, con le ragazze è una stronza.

I testi d'esame, a parte l'insopportabile Compendio di psicologia, non sono male.

Se volete fare la tesi con lei sappiate che vi farà aspettare parecchio e non vi seguirà per nulla sbolognandovi a qualche suo schiavo/a. Però vi darà dei bei punti alla discussione perché vuole laureare studenti con voti alti per mantenere il prestigio.


La corte della regina Antonella si compone di tre servitori:


_Fabio Ferrero: detto Fabio Volo è un ragazzo sui 30-35 anni con pizzetto e profonda stempiatura.

Dall'aria tenera e triste da chi è stato maltrattato dalla vita (e dalla Granieri) è decisamente una brava persona, molto buono agli esami e bravo anche a spiegare quando è chiamato in causa.


_Chiara Barbasio: detta ChiaVa BaVbasio, dalla nobile eVVe moscia e voce ultranasale è la versione giovane e carina di 'Nella.

Meno stronza dell'originale se la tira comunque un sacco. Agli esami onesta.


_Laura Giovannelli: in tutto il suo corpo scorrerà si e no mezzo litro di sangue. Piccola e carina, ha le sensualità di un manico di scopa.

Passa abbastanza inosservata... noi di uneato non la conosciamo benissimo...


PUNTI FORTI: Fabio Ferrero, libri di testo non male, tratta argomenti interessanti per chi ama la clinica.

PUNTI DEBOLI: antipaticissima, noiosa a lezione, spesso stronza, compendio di psicologia.

lunedì 30 marzo 2009

Aule per la didattica - Corso San Maurizio

Siete matricole e la prima lezione dell'anno si svolge nelle aule di corso San Maurizio?? rassegnatevi, non le troverete.... se non siete di Torino ed avete soltanto l'indirizzo vagherete su e giù di fronte al bar Micoca più e più volte prima di avere l'intuizione di imboccare una delle due specie di gallerie che portano ai luoghi di lezione!

Solitamente la maggior parte delle lezioni si tengono qui, specialmente durante i corsi triennali.

Questo perché le aule sono piuttosto grandi e possono accogliere la gran quantità di giovani menti che ancora non hanno capito, o non vogliono ammettere, che seguire a psicologia è solo una perdita di tempo.


L'edificio si compone di due piani: al piano terra immediatamente dopo l'ingresso c'è una specie di reception dei poveri, alla quale si alternano due inservienti (bidelli, segretari, che cazzo sono non si sa...). Uno è un nanerottolo sui 45 (anni eh, non cm..) dal forte accento meridionale e dal dubbio background culturale che passa il tempo giocando ai videogiochi sul computer, l'altra è una donna stile zoccoloso-elegantuso (non ci viene termine migliore scusateci) dai capelli colorati di rossastro.

Entrambi sono inaspettatamente gentili.


Le aule per la didattica sono scomode, piccole, senza banchi... noi di uneato conosciamo soprattutto l'aula 5, una vera schifezza, stretta e cupa.

Al primo piano (da non confondersi con l'omonima pizzeria di cui vi parleremo più avanti..) c'è la MITICA aula 10!!

è qui che sarete piazzati per un gran numero di ore! Grande, illuminata da vetrate su entrambi i lati è parecchio comoda per via dei banchi “retrattili” ancora quasi tutti interi!

Se è piena e vi sedete nella seconda metà potete fare di tutto di più senza il timore di venire scoperti.

Inoltre quest'aula offre la libidinosa opportunità di “uscire dal retro” per sgattaiolare via in pieno corso di lezione senza passare davanti al naso del prof. o per un ingresso fuori tempo massimo altrettanto low profile.

Sempre al primo piano ci sono poi l'aula di informatica con relativi PC, l'angusta (veramente un buco) aula 12 e il job placement (utilizzato anche da Gasseau come aula ricevimenti).


Le aule sono collegate fra loro da scale che attorniano un piccolo corridoio tempestato di orme di scarpe in cui sono situati la macchinetta del caffè e i bagni.

Quest'ultimi sono ben tenuti e grandi, con il water anche per i maschi. Il sapone per le mani non manca quasi mai così come la carta igienica.

Piccolo consiglio per le girls: se avete fretta e volete evitare code di fine o metà lezione utilizzate pure il cesso dei vostri compagni maschi che tanto è sempre vuoto...

inculatissima nel lato sinistro del piano terra c'è anche una macchinetta distributrice di acqua e lattine e un lettino ospedaliero (mah...)....


nel complesso una struttura più che accogliente in cui passare le ore di lezione, unica pecca la mancanza del distributore di merendine e schifezzucce varie. Peccato anche per l'illuminazione al neon, alla lunga fastidiosa.

Ah, quasi dimenticavamo.... per le aule di corso san maurizio si aggira il DONNONE... LA VALCHIRIA... non vi aggiungiamo altro, capirete...

voto:7,5/10

martedì 10 marzo 2009

Ah! le brave prof di una volta: profilo di Piera Brustia Rutto

Vabbè partiamo da qui và... come si suol dire: "via il dente, via il dolore!" anzi, nel caso del soggetto che andiamo a descrivervi testè: "via il dente, dentro la dentiera!".
Direttamente dal diciannovesimo secolo per voi la cariatide della psicoanalisi Piera Brustia Burrp... Ruttoooooo...
Sarà lei ad insegnarvi i rudimenti della psicoanalisi, le teorie di Sigmund Freud, che probabilmente ha conosciuto personalmente.


Piera, Brustia, Rutto
Dal punto di vista della conoscenza degli argomenti spiegati nulla da eccepire, la nonnina sa il fatto suo! Certo è rimasta un pò troppo ancorata ad Es, Io, Super-io e stadi dello sviluppo psicosessuale ma vabbè nessuno è perfetto.
È il ruolo di nonnina delle antiche campagne che interpreta durante le lezioni a lasciare interdetti!
Specialmente quando disserta della sua seconda grande passione, le relazioni famigliari, Piera si lascia andare a racconti rurali degni dei "Racconti intorno al fuoco" di Nonna Papera.
Quindi mi raccomando; ricordatevi di raccogliere le braccia che vi sono cadute sul pavimento dell'aula prima di uscire!!..e diciamo braccia perchè siamo dei signori...
eh si non c'è niente da fare, la signora Rutto è una noiosa senza rimedio!!
questa sua peculiarità la si può riscontrare anche nei molteplici libri che ha scritto e che naturalmente piazza nei testi d'esame. Segnaliamo soprattutto "Genitori", micidiale! paragonabile come tedio solo alla "Corazzata Potemkin" di Fantozziana memoria.
La cosa positiva è che all'esame è buonissima e da voti parecchio alti.
Come tutti i "potenti" dell'Università che si rispettino anche Piera non gira mai senza scorta: la sua corte è composta fondamentalmente da 3 curiosi personaggi:

_Luca Rollè: da poco diventato professore di ruolo in psicologia dinamica, è un astro nascente fra i giovani prof.
Eclettico, ve lo potreste trovare fra le palle come assistente in diversi esami (persino informatica) ed è una seccatura in quanto fa un sacco di domande ed è pignolo all'inverosimile, nonché abbastanza tirchio di voti.
Voci di corridoio lo vorrebbero Gay e probabilmente lo è. In dipartimento le sue "ricerche" riguardano esclusivamente l'argomento omosessualità quindi se volete fare una tesi sul tema contattatelo ma preparatevi buone dosi di pazienza perché "chiude" come non mai!

_Ramella: secondo ragazzo (si fa per dire, avrà l'età di Rollé ma sembra suo nonno) Gaio e ultrapignolo, è un altro da evitare, se possibile, agli esami in quanto spesso alquanto infame e tirchio di voti.
Noi di unEATo ne ignoriamo il nome di battesimo ma non la penosa pelata.

_Silvia Pogliano: direbbe di lei l'Abatantuono dei tempi andati: "esteticamente una schifezza però molto brava!"... e abbiam detto tutto. Persona molto gentile e buona, una prof affidabile tutto sommato. Anche lei appassionata di omosessualità, transessualità e quant'altro...

Per concludere una nota di utilità pratica: se la Brustia dovesse proporvi qualche lavoro a gruppi o simili al posto dell'esame non fatevi troppe domande e cogliete la palla al balzo. Con un piccolo sforzo vi pioverà un bel 28 - 30 sul libretto e vi eviterete di leggere i tomi per l'esame orale.

PUNTI DI FORZA: buona preparazione, spiegazioni chiare, bontà d'animo, Pogliano.

DEBOLEZZE: noiosità, testi per gli esami pesanti e ripetitivi, Rollè e Ramella.

lunedì 2 marzo 2009

Posti per magnà - Carpe Diem

torino, locali, mangiare, pranzo, studenti, università
Studentessi e studentesse dell'unito: quante volte vi siete trovati in centro torino, magari in biblioteca a studiare (se siete ragazze) o a baccagliare (se siete ragazzi), o chini sui computer (se siete nerd patiti dei vari o-game), e colti da quel certo languore che ti prende verso le 12 vi siete chiesti "allora? dove andiamo a mangiare?", "facciamo in mensa, che costa poco?", "oh, ma cheppalle! sempre in mensa? e poi non ho fatto LA RIDUZIONE!!". DA OGGI NON DOVRETE PIU' PREOCCUPARVI!!! Grazie alla pratica guida di unEATo ai "posti per magnà", avrete a disposizione un pratico elenco di locali che offrono la sbobba buona a prezzi accessibili ai più!

Iniziamo quest'oggi parlando del Carpe Diem.
Quante volte, passando per via Po, appena oltre gamestop vi siete fatti tentare da quei babà e maritozzi strapieni di panna (occhio, spesso trattasi di ricotta) che occhieggiano dalla vetrina? Beh, noi di unEATo abbiamo raramente provato i dolci, non male, ma possiamo darvi comunque qualche buon consiglio.
Iniziamo dal punto di forza del CD: la pasta! E' possibile scegliere tra diversi tipi di pasta e diversi tipi di condimento (ad esempio spaghetti col pesto, o spaghetti con sugo e tonno, o trofie col pesto, etc.). E' inoltre possibile scegliere il condimento del giorno (SCONSIGLIATISSIMA la carbonara, più che altro simile a una frittata). Il punto di forza è il prezzo, 3,60 euri a piatto, e alcune combinazioni sono davvero ottime (i ravioli di carne con sugo di noci sono exquisiti!).
Parlando dei secondi: non prendete la milanese, sembra cartone, forse lo è... Piuttosto chiedete il secondo del giorno, capita spesso qualcosa di buono!
Se poi sentite ancora un languorino potete dividervi un piatto di patatine, oppure una discreta piadina con crudo e mozzarella.
Ma parliamo del CAST del CD: innanzitutto da lodare per la loro celerità nel servire: se non vi mettete a urlare e sbracciare potete diventare vecchi prima che passino a prendere le ordinazioni! Comunque, la cameriera più giovane è abbastanza carina e simpatica (vabbé, le chiappe son quel che sono, ma vi poteva andare peggio). Ma il pezzo forte è il cameriere! Sulla fronte c'ha scritto Jo Condor, e se gli occhi sono lo specchio dell'anima... vi lascio immaginare. Cmq se non ci sono troppi clienti e magari siete ragazze carine potrebbe fermarsi a fare due chiacchiere con voi, raccontandovi le sue prodezze (ad esempio, se gli chiedete un buon posto per mangiare vi risponderà: "evitate posti tipo il cambio, che ti costa 80 euro e non vale niente, andate invece a castello di rivoli, un pranzo ti costa 400 euro, ma vuoi mettere?").
Durante il pasto sarete inoltre allietati dai frizzanti programmi proposti da MTV in ora prandiale: Hogan knows best, next e room raiders daranno al vostro pasto quel tocco in più che vi farà dire: "sì, anche io mangio al Carpe Diem!".

carpe diem, google maps

Passiamo ora alle valutazioni:

Qualità del cibo: 3/5
Rapporto qualità prezzo: 4/5
Servizio: 2/5

Totale: 3/5, tutto sommato un ottimo posto per mangiare decentemente e spendere poco.
Consigliato: sì!

giovedì 26 febbraio 2009

Pazzi con lode - Psicologia: la laurea facile!

Cosa si aspetta da un corso di laurea in Psicologia l'uomo della strada? sicuramente un luogo in cui ragazze e ragazze mossi dalla volontà di aiutare il prossimo, sotto l'attenta guida di illuminati professori dall'invidiabile equilibrio psichico, apprendono, spendendo ore ed ore fra studio e tirocini l'arte inventata da Freud&co.
NULLA DI PIÙ SBAGLIATO!! ah, se solo la gente sapesse.... rimarrebbe allibita!!
Il 99% degli studenti di psicologia si è iscritto per risparmiare i soldi della terapia!! Isteriche, depressi, Borderline addirittura personaggi francamente Psicotici siedono nei banchi della facoltà convinti di poter risolvere i propri problemi frequentando lezioni tenute da professori che... lasciamo perdere va..... (ci aggiorneremo su quest'argomento). E il bello è che in molti si laureano e pure con buoni voti..
D'altronde il più è passare il test d'ingresso; una volta iscritti metà dell'opera è già compiuta.
Gli argomenti studiati per i vari esami dopo un po' sono sempre gli stessi, molti professori poi regalano i voti in maniera spudorata.
Ci sono inoltre mille scorciatoie per superare gli esami se proprio uno anche il minimo sforzo di aprire i libri non lo vuole fare: è possibile essere agevolati se:
_si conoscono personalmente i professori (capita spesso a psicologia di essere anche amici dei prof.)
_ci si presenta agli esami incinte
_si piange un po' durante l'interrogazione
_si millantano tragedie più o meno credibili accadute a se stessi o ai famigliari
_si hanno più di 45 anni
_si hanno presunti impegni di lavoro che sfiniscono il povero candidato che "ha avuto proprio poco tempo per studiare poveretto".
A partire dal primo anno di magistrale poi i voti inferiori al 25 in pratica scompaiono e i 30 fioccano come la neve a dicembre!
C'è un solo modo per essere penalizzati: comportarsi correttamente! se per voi il professore non è anche il compagno di merende, se avete semplicemente studiato i testi, se sostenete una normale interrogazione senza parlare di come anche la vostra esperienza personale abbia toccato i contenuti dell'esame allora il docente vi guarderà con sospetto e vi dirà: "mmmm ci sono delle imperfezioni, il linguaggio non è sempre corretto... 27... accetta??"... si l'accetta te la pianterei in testa! a te e alla 95enne con il catetere cui hai appena regalato la lode!

Non si pensi che noi si voglia far di tutta l'erba un fascio! Dei distinguo sono ovviamente necessari. Proprio per questo nei prossimi post descriveremo dettagliatamente le malefatte di ogni singolo prof (risatina sadica)! stay tuned for more

P.S. sapete che durante la proclamazione dei neolaureati parte la musichetta del "ti piace vincere facile"? (bocci-bocci-pom-pom-pom...)